L’allevamento in Valle di Cembra e sull'Altopiano di Piné era limitato a pochi capi di bestiame. Così nell’800 in vari centri abitati entrarono in funzione i caseifici turnari, ai quali venivano conferite anche modeste quantità di latte per la trasformazione e la rivendita di formaggi.
Nel sistema turnario, ogni piccolo produttore riusciva così ad ottenere a turno una quota di derivati, calcolata in base ai quantitativi di latte conferiti, con il vantaggio di utilizzare attrezzature comuni e di permettere la trasformazione dei pochi litri di latte che avanzavano dall’autoconsumo.
Oggi contiamo solo una nicchia di produzione di latte fresco e formaggi di capra, davvero ottimi.
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